Le api sono insetti laboriosi e instancabili. Anch’esse però, come tutti gli animali, hanno dei ritmi fisiologici che richiedono dei momenti di riposo.
Il riposo delle api non è esattamente come il nostro ed avviene per motivi ben precisi. Inoltre, nelle api operaie la durata e la qualità del sonno sono condizionate dal ruolo che ricoprono all’interno dell’alveare. Infatti, in base al compito che devono svolgere, le api potranno permettersi di riposare per maggior o minor tempo.
Fino al 1983 non si era a conoscenza del fatto che la api dormissero. Recenti studi hanno invece dimostrato che anche le api necessitano di riposarsi non tanto per conservare energie quanto invece per consentire un corretto svolgimento delle proprie funzioni fisiologiche. Il sonno infatti è fondamentale perché consente loro di:
- comunicare correttamente alle altre operaie la direzione e la distanza della fonte di cibo;
- migliorare la memoria, in quanto le api che hanno avuto modo di dormire ricordano più facilmente l’ultimo tragitto che hanno percorso fuori dall’arnia.
Tuttavia, il riposo non è per tutte e dipende dai ruoli che ricoprono all’interno della famiglia. Ad esempio, le api bottinatrici ed esploratrici lavorano di giorno, di conseguenza hanno tempo per il riposo notturno. A differenza loro, le api nutrici si occupano costantemente di nutrire le larve presenti nelle celle, pertanto non possono riposarsi.
Il loro riposo avviene prevalentemente nell’arnia ma si possono trovare addormentate anche all’esterno, magari su un fiore, con le zampette ripiegate sotto il corpo e le antenne che pendono verso il basso. In realtà, quelle delle api non sono delle vere e proprie “dormite” quanto dei pisolini, infatti si parla di sessioni di sonno che variano dal minuto e mezzo ai 15 minuti!
E allora buon riposo piccole operaie!
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