POLLINE: IL PANE DELLE API

Conosciamo insieme questo prezioso alimento, fondamentale per il nostro benessere psico-fisico.

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Il polline è noto anche come "pane delle api" perché è l'alimento base che sostiene la vita dell'intero alveare.

Il polline è una sottile polvere presente sui fiori ed è il mezzo che ne permette la fecondazione, tramite l’intervento degli insetti, in particolare le api.

Rappresenta, anche, il nutrimento della covata nell’alveare: è trasportato dalle api, che, prima di passare da un fiore all’altro, lo immagazzinano, lo umidificano e infine lo trasportano all’interno dell’arnia. Qui, una volta raggiunta la giusta maturazione, viene consumato dalle api nutrici e dalle larve.

Prima di uscire per bottinare, le api riempiono l’esofago di nettare prelevato dalle scorte dell’alveare. Giunte sul fiore, raccolgono il polline. Tramite la peluria che le ricopre e a spazzole di peli rigidi che hanno sulle zampe, le operaie recuperano la polvere di polline riducendola in palline che poi trasportano nelle “cestelle del polline”. Per assicurare l’aderenza e la compattezza delle palline, utilizzano il nettare che avevano prelevato all’uscita.  

L’apicoltore applica all’ingresso dell’alveare una “trappola da polline”: per entrare nell’alveare l’ape attraversa delle restrizioni che ne permettono  il passaggio solo a patto di perdere le palline. Staccandosi, queste cadono in un cestello sottostante dove verranno successivamente raccolte dall’apicoltore.

La trappola da polline non intercetta la totalità del polline, così alle api non verrà a mancare il nutrimento. Esse potranno passare, per esempio, con palline di polline molto piccole. Tuttavia, la trappola rallenta l’attività di rientro delle api, essa dunque viene applicata in modo mirato solo nei periodi dove si prevede un forte raccolto di polline.

Sì, il polline d’api è un alimento completo poiché contiene proteine, vitamine, grassi, aminoacidi, fibre, enzimi, carboidrati, tutti assimilabili dall’uomo. Contiene anche un patrimonio nutritivo quasi ineguagliabile, è ricco di glucosio e fruttosio, i quali lo rendono una sostanza altamente energetica e tonica. 

Si può utilizzare a colazione per arricchire uno dei tanti tipi di yogurt o il latte, tuttavia il consiglio è quello di consumarlo la mattina, a digiuno

É ottimo anche per arricchire insalate.

Si consiglia di assumere quotidianamente un cucchiaino di polline la mattina a digiuno (o in altri momenti della giornata, ma sempre lontano dai pasti) per un periodo di 20 giorni circa. 

 

Il polline comporta numerosi benefici in quanto:

  • combatte le carenze vitaminiche;
  • rafforza il sistema immunitario;
  • combatte stanchezza e stress, migliorando le funzioni intellettuali;
  • ha proprietà antiossidanti e contrasta i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento;
  • svolge un’azione stimolante del metabolismo;
  • è benefico per la flora intestinale;
  • agisce da antibiotico naturale prevenendo e contrastando gli stati influenzali;
  • combatte l’anemia.

Si consiglia di provare il polline nei seguenti casi: 

• Stanchezza
• Cambi di stagione
• Stress psicofisico
• Carenze vitaminiche
• Stitichezza
• Diarrea
• Meteorismo
• Colon irritabile 
• Eccessiva magrezza
• Ritardo della crescita
• Convalescenza
• Anemia
• Eczema 
• Acne
• Periodo intenso sul lavoro
• Esami in vista
• Quando si fa sport

Il polline d’api può provocare reazioni allergiche in persone predisposte, attraverso prurito, arrossamenti, problemi respiratori, gonfiore della lingua o vomito.

Se assumete polline d’api per la prima volta, il consiglio è quindi di iniziare con una dose bassa (la punta di un cucchiaino), da masticare molto bene, anche per facilitarne la digestione.

Altre possibili controindicazioni sono un effetto troppo forte sull’intestino che può generare diarrea o altri disturbi. In questo caso interrompere subito l’assunzione.

Infine, salvo diverse indicazioni del proprio medico, il polline d’api va evitato in età pediatrica, in gravidanza e allattamento.

Il polline è un prodotto naturale particolarmente sensibile a luce e calore. Va conservato quindi in un barattolo e riposto in un luogo fresco, asciutto e lontano da fonti di luci e calore.

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